domenica 9 febbraio 2003

v per annum

Lezionario:

                Festivo anno B

                Feriale anno I

Liturgia delle Ore: I settimana

 

      7.40   lodi                                                             

8.00  S. Messa                         (Fumagalli Peppino)

11.00  S. Messa            (Baragiola Riccardo e Maria)

    18.00   S. Messa                              (Stanca Antonio)

 

xxii giornata della solidarità

Carissimi, la liturgia di questa domenica che ci fa fare memoria di Gesù taumaturgo e salvezza, è un programma per la chiesa. Essa è chiamata innanzitutto ed essenzialmente a predicare il Vangelo. I segni, - dice Gesù - accompagneranno questo annunzio. Tutti i figli della Chiesa sono stati chiamati e mandati a diverso titolo e grado a fare questo e non si stupiranno, non dovranno stupirsi di vedere le malattie scomparire, i demoni fuggire. In loro continua infatti l’opera di Gesù. Dacché Egli è venuto ed è risorto, la salvezza e la risurrezione sono operanti nel mondo e proprio attraverso la Chiesa. Se un catechista crede nella potenza della Parola che annuncia, vedrà le meraviglie di Dio. Se un sacerdote che spezza il pane della Parola, perdona in nome di Dio, unge i malati…, crede nella potenza del Regno, vedrà all’opera la salvezza. Ho l’impressione spesso che non si crede fino in fondo a ciò che si annuncia. Per questo non avvengono i segni.

 

anniversari di matrimonio

In parrocchia celebriamo la Festa degli Anniversari di matrimonio. Di tutte quelle coppie unite nel sacramento! In particolare quelle che incorrono negli anniversari più significativi. Queste coppie sono state invitate a partecipare ad alcuni momenti di preparazione.

La Messa delle 11 sarà solenne. I festeggiati avranno un posto riservato davanti sulle prime panche. Durante la liturgia eucaristica verranno rinnovati gli impegni coniugali. Il parroco nella sua omelia farà come una consegna. Dopo la Messa, in Oratorio il pranzo conviviale nel segno della gioia e della festa che continua.

Auguri dunque a tutte le coppie in festa: tanta somma di valori umani e cristiani meritano una stima ed un grazie da parte di tutta la comunità. Ma il Grazie più grande lo eleviamo a Dio per averci aiutati a vivere tanti anni con sacrificio e impegno le cose più belle e valide che sono l’amore, la dedizione, l’onestà, la cura dei figli e l’educazione, la laboriosità, l’affrontare la vita con sguardo di fede. Ecco il senso della celebrazione comunitaria di questa domenica.

 

xxii giornata della solidarietà

La diocesi di Milano celebra oggi la xxii Giornata della solidarietà. Il tema specifico di questa Giornata: “Formazione e Lavoro nella società della conoscenza”. Questo tema sviluppa e sottolinea l’importanza della formazione, per essere sempre più attrezzati ad affrontare i continui cambiamenti. Il vero capitale oggi si profila nel sapere e nella conoscenza. La formazione si pone come problema fondamentale in vista di una propria presenza responsabile e adulta nella società e nel lavoro. Il lavoro, infatti, esige sempre più persone preparate e flessibili intellettualmente, capaci di aggiornarsi. Si parla così di formazione permanente a cui siamo tenuti per affrontare il tempo nuovo che viene. Dunque questa giornata serva a tutti noi come aggiornamento sulla problematica, sia occasione di riflessione e di preghiera. Come comunità raccogliamo fondi per collaborare a quel Fondo Diocesano di Solidarietà a disposizione dell’Arcivescovo, per affrontare quelle forme di povertà prodotte dalla mancanza di lavoro.

 

oratorio

I ragazzi si ritrovano in chiesa parrocchiale alle 14 per la preghiera guidata dai seminaristi. Poi in Oratorio spiegazione e laboratori per il carnevale e giochi organizzati.

lunedì 10

S. Scolastica, vergine

8.30  S. Messa                         (Rigoldi don Cesare)

 

visita agli ammalati

È intenzione del parroco, prima che inizi il tempo della quaresima (9 marzo), di passare dagli ammalati per il conforto dei sacramenti. Farà il suo giro preferibilmente di mattina (alle 10), compatibilmente con gli impegni.

 

consiglio d’oratorio

Alle 21 in Oratorio. Ordine della serata:

1.           Oratorio della domenica.

2.           Carnevale. Punto della situazione.

3.           Vacanze estive.

4.           Quaresima.

 

formazione operatori sanitari

Presso l’Oratorio di San Paolo a Cantù, alle 21 Padre Edoardo Gavotti (camilliano) guiderà l’ultimo incontro del cammino di formazione che si è voluto realizzare quest’anno sul territorio del decanato per gli interessati della pastorale sanitaria. Tema di questa sera: “La relazione di aiuto con l’ammalato”. Quanti hanno partecipato agli incontri precedenti non manchino!

 

itinerari educativi dei fidanzati

A quanti hanno partecipato al Corso Fidanzati lo scorso anno ricordo il dovere di completare il loro cammino di preparazione con gli incontri in programma a Mirabello presso la Parrocchia Ss. Martiri Greci alle 21 (salone al 1° piano edificio dietro la chiesa). Gli argomenti che verranno trattati sono questi:

Oggi: “Paternità responsabile e metodi naturali: motivazioni per una scelta (relatore Emanuele Annoni).

Giovedì 13 febbraio: “Metodologia per la ricerca dei ritmi di fertilità” (relatrice Giusy Bonacina)

Ricordo inoltre ai fidanzati che domenica prossima 16 febbraio, presso la Comunità “La Parabola” di Saronno ci sarà la Giornata di spiritualità per tutti i fidanzati che hanno fatto il Corso. Ritrovo in piazza a Montesolaro (posteggio chiesa) per le 8.30.

martedì 11

Beata Maria Vergine di Lourdes

7.00                                                        S. Messa           (Suor Benigna e Suor Paola)

 

madonna di lourdes – xi giornata del malato

Anniversario della apparizione della Madonna di Lourdes (11 febbraio 1858). Lourdes è uno dei santuari cristiani più frequentati. Ogni anno milioni di pellegrini si portano alla grotta di Massabielle ove la Vergine apparve alla piccola Bernardetta. Partecipiamo, se possibile alla Messa del mattino delle 7, affidando a Maria gli ammalati della nostra comunità.

È anche la Giornata dell’Ammalato. Maria ci insegna che la sofferenza è la strada autentica della salvezza. Ci sia dunque oggi, per chi è nella possibilità, il gesto misericordioso della “visita a qualche ammalato”. Scrive il Papa: “La Chiesa, riconoscendo la presenza del Signore nei fratelli che sono nel dolore, si impegna a recare loro il lieto annunzio del Vangelo. Domande urgenti sul dolore e sulla morte, drammaticamente presenti nel cuore di ogni uomo nonostante i continui tentativi di rimuoverle o di ignorarle, messi in atto da una mentalità secolarizzata, attendono risposte valide”.

mercoledì 12

Feria

8.30  S. Messa                                 (Porro Arturp)

 

terz’ordine francescano

Gli appartenenti al Gruppo Terz’ordine Francescano sono invitati oggi a Cantù San Michele per le 15 nel salone sottostante la Chiesa. Padre Arcangelo tiene una conferenza di zona per tutti gli iscritti. Gli interessati non manchino. Chi non avesse la macchina telefoni alla signora Molteni Anna (tel. 031781548).

giovedì 13

Feria

      7.00   S. Messa                          (Bossi Luigi e Sofia)

 

scuola della parola

Alle 21, nella nostra chiesa parrocchiale si tiene il quarto incontro della Scuola della Parola per i giovani. Tema di questo incontro: “Pregare come fratelli: Dove sono due o tre riuniti nel mio nome” (Matteo 18,19-20). Raccomando ai 18/19enni e giovani di non mancare!

venerdì 14

Ss. Cirillo, monaco e Metodio vescovo, patroni d’Europa

      7.00   S. Messa                       (ad mentem offerentis)

    20.30   S. Messa                      (Caronni Mario e Lisa)

sabato 15

Sabato

7.00   S. Messa (Fumagalli Natale, Rosaldo, Giusepp,e Ernesta)

20.00  S. Messa prefestiva (coniugi Mazzoleri, Moscatelli Andrea e Lina)

 

sant’agata

Alle 20.30 presso l’Oratorio, su iniziativa di alcune donne che vogliono ripetere la bella esperienza dello scorso anno, verrà festeggiata Sant’Agata con una cena fraterna e di amicizia. Chi volesse aderire telefoni a Rossella, 34781225494. Costo della cena: euro 18.00. Prenotazioni entro giovedì 13 febbraio 2003.

Domenica 16 febbraio 2003

v per annum

      7.40   lodi                                                             

8.00  S. Messa                          (Tagliabue Arialdo)

11.00  S. Messa                          (Colombo Faustino)

    18.00   S. Messa                              (Mauri Modesta)

 

XXII Giornata della Solidarietà - 9 febbraio 2003

Formazione e Lavoro nella società della conoscenza

 

La nostra società occidentale si presenta come una società complessa e lo si intravede nei reciproci rapporti tra persone, gruppi, organizzazioni ed istituzioni. Si ritiene che ciò sia dovuto allo sviluppo della scienza ed alla vasta diffusione della tecnologia informatica e della comunicazione. Il cambiamento, infatti, non è avvenuto solo in un ambito, ma ha investito tutti i settori economici e sociali. Si tratta allora di apprendere come vivere, tutti insieme, in questa nuova realtà e quindi come impostare i processi formativi, continuamente invocati per la soluzione dell'occupazione, ma poi difficilmente attuati.

Oggi si assiste allo spostamento d'accento su aspetti di qualità più che di quantità. La sfida più concreta per un prodotto di qualità è la formazione: tutto il mondo, che si evolve, domanda nuove competenze e quindi nuovi strumenti conoscitivi.

Quello che emerge, di fronte al nuovo, è l'esigenza di attrezzarsi con un apprendimento che coinvolga le diverse fasi del ciclo vitale, a differenza della formazione precedente che si sviluppava sostanzialmente in un determinato periodo (basti pensare alle scuole professionali od anche alle scuole per ragionieri e geometri, per fare qualche esempio). Se ci si doveva giustamente aggiornare, sostanzialmente ciò che si era raggiunto a scuola faceva da garanzia e da fondamento ad una stessa professione per tutta la vita. Oggi, non si guarda più alla formazione come ad una "seconda opportunità", in un determinato periodo, ma alla prospettiva e quindi alla possibilità di apprendere durante tutto l'arco della vita.

In passato, le persone "analfabete" erano quelle che non sapevano leggere e scrivere. Nel prossimo futuro, invece, saranno quelle che non dimostreranno di avere le capacità e le abilità ad apprendere a cambiare, ad apprendere ad apprendere, ad apprendere da sé. In altri termini, le persone "analfabete" saranno, da adesso in poi, quelle che non sono auto- nome e responsabili nelle scelte, nello svolgimento delle azioni quotidiane sociali e nei percorsi professionali e lavorativi. Soprattutto gli anziani possono essere facilmente esclusi dalla società se non impareranno ad utilizzare le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Oggi l'adulto viene maggiormente interpellato in queste trasformazioni, poiché deve equipaggiarsi, proprio mentre "il treno è in corsa", di strumenti adatti per continuare ad essere protagonista e non vittima dei cambiamento. La centralità dell'apprendimento, allora, richiede nuove possibilità ed esigenze. In particolare, pone l'accento sul valore del fattore umano e quindi sul valore di ogni persona, che non è merce, ma fondamento del progresso sociale ed economico, in un mondo sempre più globalizzato.

La formazione non è una montagna di saperi, ma un viaggio in cui si inventa, si scopre, ci si interroga e si ripensa. E può capitare spesso di dover destrutturare ciò che precedentemente si è appreso per ristrutturarsi in modo innovativo ed efficace: "imparare a disimparare per imparare".

L'istruzione e la formazione sono così da considerarsi diritti universali, rispondenti alle esigenze di tutte le persone. Lo sviluppo delle risorse umane, attraverso l'istruzione e la formazione, va considerato uno dei valori fondamentali. Le istituzioni devono farsi carico dei bisogno di formazione stimolando, organizzando, verificando lo sviluppo, lo svolgimento ed i risultati. Chiaramente vi debbono contribuire i Sindacati, le Associazioni degli Artigiani, la Confindustria e tutte quelle realtà che possono offrire competenze e supporti, compresa la Chiesa. Questa novità, che si profila nelle politiche occupazionali, dovrebbe porre la prospettiva di una "piena occupazione" come dovrebbe essere nel programma di un impegno istituzionale, senza semplicemente limitarsi al ricupero di posti di lavoro. In tal caso, veramente, la formazione si pone al primo posto per superare non solo la disoccupazione, ma anche l'esclusione sociale e la povertà.