domenica 2 febbraio 2003
presentazione del signore
7.40 lodi
8.00 S. Messa (Filippini Ezio)
11.00 S. Messa (Colombo Carlo)
18.00 S. Messa (sorelle Seresi)
xxv giornata per la vita
Carissimi, celebriamo la XXV Giornata per la Vita: Giornata che quest’anno ha come tema: “Della vita non si fa mercato”. È un tema particolarmente stimolante perché tocca un grave problema di attualità: gli ingenti interessi economici che ruotano attorno alla vita nascente, particolarmente attorno al problema della sterilità e delle diverse tecniche della cosiddetta “fecondazione assistita”, costose e spesso offensive dei diritti del nascituro, oltre che della dignità della donna e della coppia. La logica che ispira questo “commercio” è la pretesa del diritto al figlio ad ogni costo e il considerare il figlio come un oggetto, e un “possesso”. Di fronte a questa mentalità i nostri vescovi ribadiscono che “la vita è un dono fuori commercio”. Dicono i Vescovi: “Ma della vita non si può fare mercato! Questa affermazione non è arbitraria, né una mera esortazione più o meno accettabile; è un fondamento decisivo della nostra società. Negandola, si insinua che gli esseri umani possano, tutto sommato, essere cose da possedere”. Che la celebrazione di questa Giornata sia davvero nella nostra Comunità occasione e strumento di evangelizzazione e di promozione culturale a servizio della vita!
oggi
Oggi è la Festa della Presentazione del Signore. La Messa delle 11 è in canto animata dalla Corale Santa Cecilia. La presiede il Vicario Episcopale. La faremo precedere col rito della benedizione delle candele come indica la Guida Pastorale delle Celebrazioni Liturgiche. Non dimentichiamo che oggi è anche la Giornata diocesana della consacrazione religiosa. Ricordiamo perciò tutte le consacrate, le nostre suore perché siano sempre un richiamo per noi dei valori del Regno. È pure, oggi, la Giornata in difesa della vita. Scopo di questa Giornata è di educare all’accoglienza della vita e di combattere l’aborto ed ogni forma di violenza. Al termine della Messa come già annunziato domenica scorsa, i ragazzi effettueranno il “lancio palloncini”. Ad ogni palloncino sarà legato un messaggio di speranza per la vita che i ragazzi stessi hanno preparato.
oratorio
Alle 14 ritrovo in Chiesa per la preghiera, poi in Oratorio per i giochi liberi. Si ricorda di portare l’iscrizione per il Carnevale 2003.
bollettino parrocchiale
È in distribuzione il bollettino parrocchiale. Ogni famiglia ne ritiri una copia.
lunedì 3
Feria
8.30 S. Messa (Marelli Giuseppe, Bossi Giuseppina e Laura)
benedizione della gola
Ricorrendo oggi la memoria di San Biagio, “protettore da ogni male di gola e da tutti gli altri mali”, al termine della Messa delle 8.30 avrà luogo la benedizione della gola.
consiglio pastorale parrocchiale
Il Consiglio Pastorale è convocato oggi per discutere il seguente ordine del giorno:
1. aggiornamento sulla organizzazione dei lavori per la revisione del progetto pastorale;
2. Quaresima: indicazioni, suggerimenti e proposte per una impostazione efficace propositiva di questo tempo liturgico in riferimento alla comunità;
3. nuove figure ministeriali nella pastorale ordinaria;
4. varie ed eventuali
martedì 4
Feria
7.00 S. Messa (defunti famiglia Bianchi)
mercoledì 5
S. Agata, vergine e martire
8.30 S. Messa (ad mentem offerentis)
memoria di s. agata
La Messa di oggi è distinta e celebrata alle 8.30, anziché alle 7. Questo per dare possibilità a più fedeli di parteciparvi essendo Sant’Agata la patrona delle donne.
carnevale 2003
Alle 21 in aula riunioni sono invitati animatori, genitori e chiunque si voglia impegnare per l’organizzazione del carnevale.
giovedì 6
S. Paolo Miki e compagni, martiri
7.00 S. Messa (parenti defunti delle nostre Suore)
pastorale familiare
Oggi alle 21 in sala riunioni, invito le famiglie della nostra comunità per un incontro-testimonianza sul tema della santità in famiglia. Una serata di riflessione in linea con l’invito del Papa già formulato a suo tempo nella “Novo millemnio ineunte”: “Il cammino di santità in famiglia – testimonianza di una vita”. Non manchiamo a questa importante proposta!
ministri straordinari comunione eucaristica
Il percorso formativo inizia oggi alle 20.45 a Mariano, parrocchia di Santo Stefano. Sono sette incontri , uno la settimana, e si svolgono parte nei giovedì di questo mese e parte nei giovedì del mese di marzo.
venerdì 7
Ss. Perpetua e Felicita, martiri
7.00 S. Messa (Cafarri Giuseppe)
20.30 S. Messa (Porro Angelo)
primo venerdì del mese
Oggi è il primo venerdì del mese. La Messa delle ore 7 è distinta, in onore del Sacratissimo Cuore di Gesù. Dopo la Messa, sempre in cappellina dell’Oratorio verrà esposto Gesù sull’altare per l’adorazione privata fino alle 11. Invito a fare visita a Gesù e a pregare per il dono di tante, belle sante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Il parroco di Carimate sarà presente per le Confessioni giovedì 6 dalle 9.45 in poi.
pastorale scolastica
Oggi alle 20.45 presso il salone “Il Grifo” a Cantù, parrocchia di San Michele, sono invitati Genitori e docenti per riflettere sul tema: “Come le discipline scolastiche possono veicolare i valori educativi”. Terrà la relazione il dottor Carlo Fedeli. Raccomando agli interessati di non perdere questo incontro comunque utile per un aggiornamento su temi e problematiche della scuola oggi.
sabato 8
S. Gerolamo Emiliani
7.00 S. Messa (Michelucci Oreste)
20.00 S. Messa prefestiva (Allevi Giancarlo da parte dei coscritti)
Domenica 9 febbraio 2003
v per annum
7.40 lodi
8.00 S. Messa (Fumagalli Peppino)
11.00 S. Messa (Baragiola Riccardo e Molteni Maria)
18.00 S. Messa (Stanca Antonio)
anniversari di matrimonio
Quanti incorrono negli anniversari significativi e vogliono partecipare alle iniziative in programma tengano presente le proposte loro formulate nell’invito personale.
1. La serata di riflessione di giovedì 6 febbraio in sala riunioni alle 21 sul tema: “Il cammino di santità in famiglia – testimonianza di una vita”.
2. Il sacramento della Riconciliazione sabato 8 febbraio alle 16: una breve preparazione fatta insieme, quindi la confessione individuale. Farò in modo che sia presente qualche sacerdote confessore.
3. La Messa solenne delle 11 di oggi nella quale il parroco, tenendo l’omelia, insisterà appunto sul valore della santità da raggiungere in famiglia.
4. Il pranzo conviviale in oratorio, quale segno di festa e di gioia
mostra del pizzo al tombolo
Mi è chiesto di segnalare questa iniziativa cui volentieri aderisco: venerdì, sabato e domenica 14, 15 e 16 febbraio, presso il salone del Torchio espongono i lavori le merlettaie di Carimate e Montesolaro. Chi è interessato può consegnare i lavori nel salone del Torchio domenica 9 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, e martedì 11 dalle 17.30 alle 19.
2 Febbraio 2003 - XXV Giornata per la Vita
1. Gli esseri umani non sono merce. Ci sono stati tempi, e purtroppo non sono finiti, in cui gli esseri umani sono stati venduti e comprati, ciascuno con la sua valutazione; c'era chi teorizzava la bontà, pratica e anche etica, di tutto ciò. Pochi osavano muovere obiezioni; tra i pochi che intuivano, inorridivano e denunciavano quello che a loro sembrava un attentato alla verità inscritta in ciascuno di noi, ci furono i cristiani, perché l'insegnamento di Gesù Cristo, rivelando la dignità dell'essere umano nella sua verità e in tutto il suo splendore, non permetteva di fare distinzioni. Infatti, come ricorda San Paolo «non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3,28) e tutti siamo figli dell'unico Padre.
Il progressivo riconoscimento dei diritti umani non ha estirpato completamente l'antica tendenza a considerare gli esseri umani come una semplice merce. A volte, anzi, si arriva a legittimare presunti diritti per sottomettere altri uomini secondo logiche di possesso, di potere e di sfruttamento. In molti angoli del mondo, in quelli più poveri come in quelli più ricchi, e in molti settori della vita la tendenza perdura, adeguandosi ai tempi e alle mode.
Si va dalla stessa soppressione della vita nascente con l'aborto al commercio di organi dei minori, ai bambini soldato, alle prostitute schiave, ai ragazzi e alle ragazze sottoposti ad abusi sessuali, alla speculazione sul lavoro minorile, ai lavoratori sottopagati e sfruttati, forme tutte di autentica schiavitù. In ciascuno di questi casi la vita umana è umiliata e sfigurata con cinico disprezzo.
Anche talune esasperate strategie di mercato considerano gli esseri umani dei consumatori da studiare, manipolare, usare affinché siano docili e reattivi alle logiche dei consumo, indotto attraverso tecniche pubblicitarie sempre più sofisticate e pervasivi. Per le reti televisive gli spettatori sono oramai solo numeri, "merce" da vendere agli inserzionisti. E anche in politica, a volte, i cittadini sono considerati merce, voti da scambiare e piazzare.
Ancora più gravi sono gli esiti di questa logica mercantile quando essa viene applicata direttamente alla persona umana. Da tale logica traggono linfa molti attentati alla vita umana, in particolare nell'ambito della vita nascente. Non ci si può appellare a falsi diritti per cancellare i veri e inviolabili diritti del più piccolo e indifeso tra gli esseri umani. l'embrione. Per curare alcune malattie con le cellule staminali si giunge a proporre la sperimentazione indiscriminata sugli embrioni, giustificandone la creazione in vitro, la manipolazione e la soppressione. Per avere mano libera si arriva a strumentalizzare anche il legittimo desiderio di maternità e di paternità, fino ad affermare un inesistente diritto ad avere un figlio in ogni modo e in qualsiasi condizione, anche fuori del matrimonio e in contesti di omosessualità. L'assenza di criteri etici e di regole chiare, che partano dalla tutela dell'embrione e dai suoi inalienabili diritti, apre la strada a forme indiscriminate di uso e abuso della vita nascente e finisce per favorire chi pensa di poter operare in questo campo con logiche mercantili.
2. La vita è un dono fuori commercio. Nobile, sicuramente, è il desiderio di divenire madre e padre. Ma questo non può avvenire a ogni costo. Un figlio esige e merita di nascere da un atto d'amore: dall'incontro e dal dono totale e reciproco di un uomo e una donna, uniti in un autentico e stabile amore sponsale. li figlio stesso è dono, amore, incontro e relazione. Nasce, in altri termini, da un atto del tutto gratuito, sottratto a ogni logica utilitaristica o mercantile, perché l'amore non cerca il tornaconto personale. Così accade con i figli che, nati da un libero gesto creativo di una sposa e di uno sposo, sono a loro volta esseri liberi: liberi della libertà spirituale che deriva dall'essere, in ogni caso, primordialmente figli di Dio.
C'è in alcuni la tendenza, sia pure spesso inconsapevole, a considerare i figli che devono nascere come degli "oggetti" di cui si sente il bisogno per poter esaudire un proprio desiderio. Si potrebbe persino dire che il movente non è troppo diverso da quello che ci può spingere a sentire il bisogno di un'automobile o di una bella vacanza. li figlio viene così pensato, da subito, come un oggetto che sarà posseduto da chi lo avrà "prodotto"; una merce alla stregua di altre merci.
Ma della vita non si può fare mercato! Questa affermazione non è arbitraria, né una mera esortazione più o meno accettabile; è un fondamento decisivo della nostra società. Negandola, si insinua che gli esseri umani possano, tutto sommato, essere cose da possedere.
Nessuna società - tranne un'autodistruttiva società di predoni - può reggersi sull'estensione senza limiti del concetto di 'possesso'. Non tutto si può possedere; non di tutto si può fare mercato. Ce lo suggeriscono la ragione e il buon senso; ce lo ricordano il Vangelo e duemila anni di pensiero cristiano. Occorre che tutti ne facciano tesoro, a cominciare dai legislatori, dai quali attendiamo leggi chiare nei principi etici ed efficaci nella tutela della vita umana, nella consapevolezza - speriamo sempre più diffusa e condivisa - che gli esseri umani non sono una merce e che della vita umana non si fa mercato.
Come cristiani siamo chiamati ad annunciare con forza e coraggio l'illuminante verità dell'amore del Padre che ci ha riscattati donandoci la vita nel suo Figlio. La vita umana non ha prezzo perché siamo stati comprati «a caro prezzo» (1Cor 7,23) dal Signore. «Ecco, tutte le vite sono mie» (Ez 18,4), dice Dio per riaffermare che ogni vita viene da lui e a lui anela. La comunità cristiana, «popolo della vita», guardando ogni persona con l'occhio di Dio proclama il Vangelo della vita non solo ai credenti ma a tutti e «gioisce di poter condividere con tanti altri il suo impegno, così che sempre più numeroso sia il "popolo per la vita" e la nuova cultura dell'amore e della solidarietà possa crescere per il vero bene della città degli uomini» (Evangelium vitae, 101).