bollettino parrocchiale montesolaro n. 58 del 6 maggio 2001

 

LA PAROLA DEL PARROCO

Iniziando il mese di maggio la nostra Comunità è invitata a vivere la devozione a Maria con generosa disponibilità e vivace attenzione.

Il magistero della Chiesa invita a promuovere il culto liturgico alla Beata Vergine ed esorta ad avere in grande stima le pratiche e gli esercizi di pietà mariana. La devozione non deve essere però intesa elemento superfluo, decorativo. Piuttosto elemento necessario ed indispensabile ad un cammino di vita e di esperienza cristiana.

La devozione alla Madonna deve innanzitutto procedere da una vera fede.

È la fede che porta a riconoscere la preminenza della Madre di Dio e spinge al filiale amore verso di Lei, alla imitazione delle Sue virtù. Avviene così che, mentre è onorata la Madre, viene debitamente conosciuto, amato, glorificato il Figlio ed osservati i suoi comandamenti.

Sì, una vera devozione mariana conduce a conoscere, amare e glorificare Gesù! La devozione è autentica se produce questo frutto!

La devozione alla Madonna si esprime in un complesso di atti di pietà. Più ancora si inserisce nella vita come un orientamento di pensiero, una fonte di sentimenti, un modo di vivere.

Considerando questi "atti di pietà" in cui si esprime, si nota che vi è una dimensione liturgica-ecclesiale del culto mariano, e una dimensione personale, che si manifesta in tanti pii esercizi e, più ancora, assume mille manifestazioni nella vita personale dei fedeli.

la dimensione liturgica-ecclesiale

Scorrendo il calendario liturgico - le solennità, le feste, le memorie della Beata Vergine Maria - emerge subito con evidenza il "posto singolare che compete a Maria nel culto cristiano, quale santa Madre di Dio e alma cooperatrice del Redentore".

L'anno liturgico è il grande e fondamentale piano pedagogico per la formazione dei cristiani disposto dalla Chiesa. Seguendolo e dando doverosa attenzione alle celebrazioni mariane:

·        Arricchiremo la nostra pietà con la dottrina che la Chiesa ci offre nei testi della liturgia.

·        Alimenteremo i nostri sentimenti filiali alle orazioni e agli inni della liturgia.

·        Ci educheremo a vedere il mistero di Maria e la sua missione nelle pagine della Scrittura che la liturgia ci fa leggere in luce mariana.

Maria diventa maestra di vita spirituale e ci insegna a fare come Lei, della propria vita un culto a Dio e, del culto, un impegno di vita. Da questa devozione alimentata alla fonte della liturgia nasceranno vari ed efficaci atteggiamenti di culto:

·        venerazione profonda per la singolare dignità della Vergine

·        amore ardente per la sua maternità spirituale

·        fiduciosa invocazione, servizio di amore, operosa imitazione, attento studio.

Questo conferma che la devozione mariana non si esaurisce in pratiche ed in pii esercizi, ma coinvolge e segna tutta la vita.

la dimensione personale

Se è sincera, la pietà mariana, nutrendosi alla scuola della liturgia, cresce e si esprime in tanti pii esercizi che sono patrimonio di ogni vita spirituale e assumono innumerevoli espressioni.

Fanno parte di questo patrimonio comune il Santo Rosario, l'Angelus Domini, il mese mariano, tante festività devozionali (novene, settenari), venerazioni di immagini, pellegrinaggi. La nostra vita è immersa in questi richiami mariani. È solcata e tutta irrigata da queste fonti mariane che l'Amore misterioso e misericordioso di Dio sembra voler moltiplicare perché la terra non diventi un deserto. Sarebbe orgogliosa e stolta pretesa di autosufficienza non farne conto.

La Chiesa, nella esortazione apostolica "Marialis Cultus", esortandoci a valorizzare queste espressioni della pietà popolare verso Maria Santissima, ci indica come dobbiamo saperne cogliere l'aspetto "trinitario, cristologico ed ecclesiale" perché sia sincera e profonda la nostra devozione.

"Nella Vergine Maria tutto è relativo a Cristo e tutto da Lui dipende: in vista di Lui, Dio Padre da tutta l'eternità La scelse Madre tutta santa e La ornò dei doni dello Spirito, a nessun altro concessi…, così che "ridonda sul Figlio, tutto ciò che è attribuito alla Madre".

In Lei opera e si manifesta lo Spirito Santo: in Lei si scorge perfettamente l'opera della Chiesa; anzi "si percepisce più distintamente che l'azione della Chiesa nel mondo è come il prolungamento della sollecitudine di Maria". Affermazione forte, ma non nuova.

Già San Cromazio di Aquileia  scriveva: "Non si può parlare di Chiesa se non vi è presente Maria, la Madre del Signore, con i fratelli di Lui".

 

 

MESE DI MAGGIO

 

·               Ma 1

20.00  Apertura mese di maggio. Ritrovo presso chiesetta a Sant'Agata

20.15  Processione "Au flambeau" verso la Chiesa parrocchiale

20.30  Santa Messa. Anima il Gruppo liturgico con il coro giovani

·               Me 2

20.30  Santo Rosario presso la Villa Calvi. Anima la recita il Coro Giovani

·               Gi 3

20.30  Santo Rosario in Chiesa Parrocchiale. Anima la recita l'A. C.

·               Ve 4

20.30  Santa Messa nella chiesetta a Sant'Agata

·               Do 6

10.30  Santa Messa di Prima Comunione

20.30  Santo Rosario. Anima la recita il parroco. Al termine Atto di Consacrazione alla Madonna

·               Lu 7

20.30  Santo Rosario in zona Ronco Pagano. Anima le Francescane

·               Ma 8

21.00  Presso le Case di accoglienza si tengono i Gruppi di Ascolto

·               Me 9

20.30  Santo Rosario in via Vittorio Bonacina. Anima Animatori Oratorio

·               Gi 10

20.30  Santo Rosario in Chiesa parrocchiale. Anima il Gruppo Sportivo

·               Ve 11

20.30  Santa Messa nella chiesetta a Sant'Agata

·               Do 13

           Pellegrinaggio Santuario Madonna della Noce ad Inverigo.

16.30  Santa Messa e seconda Santa Comunione dei bambini

20.30  Santo Rosario in Chiesa. Anima il parroco

·               Lu 14

20.30  Santo Rosario presso la Moia. Anima la Corale Santa Cecilia

·               Ma 15

20.00  Catechesi adolescenti

21.00  Catechesi giovani, adulti

·               Me 16

20.30  Santo Rosario presso cortile Pafundo via Trento. Anima Gruppo Caritas

·               Gi 17

20.30  Santo Rosario in Chiesa. Anima Gruppo Cresimandi, Catechiste

21.00  Incontro Vicario Episcopale, Genitori, Cresimandi

·               Ve 18

20.30  Santa Messa nella chiesetta a Sant'Agata

·               Do 20

20.30  Santo Rosario in Chiesa. Anima il parroco

·               Lu 21

20.30  Santo Rosario zona Stati Uniti casa Daddario. Anima Gruppo di Ascolto

·               Ma 22

20.00  Catechesi adolescenti

21.00  Catechesi giovani, adulti

·               Me 23

20.30  Recita Rosario zona Muselle casa Baragiola Franco. Anima la Banda

·               Gi 24

20.30  Santo Rosario in Chiesa. Anima Gruppo Famiglia

·               Ve 25

20.30  Santa Messa nella chiesetta a Sant'Agata

·               Do 27

           Festa Ascensione - Festa Scuola Materna

21.00  Recita Santo Rosario alla Scuola Materna. Anima i Genitori

·               Lu 28

           Santo Rosario zona Castelletto presso Famiglia Marzorati. Anima Gruppo preadolescenti Professione di fede con i loro catechisti

·               Ma 29

20.00  Catechesi adolescenti

21.00  Catechesi giovani, adulti

·               Me 30

20.30  Santo Rosario zona Santa Chiara. Anima il Consiglio d'Oratorio

·               Gi 31

20.30  In Chiesa parrocchiale. Santa Messa chiusura Mese di Maggio

 

 

ATTENZIONI E MODALITÀ PER LA RECITA DEL ROSARIO COMUNITARIO

Oggi ci sono tante persone che, amanti del Rosario, esprimono con questa preghiera l'amore e la devozione a Maria. Ce ne sono altre che danno segni di noia al solo sentirne parlare.

Credo giusto sottolineare che non si può amare ciò che non si conosce.

È necessario conoscere la preghiera del Santo Rosario!

Dobbiamo amare questa preghiera perché esprime l'amore filiale e la devozione a Colei che è la Madre di Cristo, Madre nostra e Mediatrice di ogni grazia.

Il Santo Rosario è una preghiera contemplativa che invita a meditare nel profondo del cuore il Mistero annunciato mentre la voce ripete le Ave Maria.

Oggi si parla tanto della preghiera del cuore, cioè della preghiera ripetitiva. Ebbene, il Rosario, con la recita delle dieci Ave Maria fra un mistero e l'altro, che cos'è se non "una preghiera del cuore indirizzata a Maria"? Una preghiera rivolta a Maria dove si meditano i misteri della vita di Gesù! Per cui recitando questa bella preghiera, dobbiamo permettere a Maria di condurci a Suo figlio Gesù!

Raccomando al Coro giovani di presenziare al completo durante la liturgia della Messa di inizio e termine Mese di maggio compiendo con efficace preghiera  il servizio gioioso dei canti.

Il Rosario verrà sempre recitato alle 20.30 nei giorni di:

·               Domenica in chiesa parrocchiale, eccetto domenica 27, perché il Rosario sarà recitato alle 21 presso la Scuola Materna Serena.

·               Mercoledì all'aperto, nei rioni della Comunità presso famiglie disponibili.

·               Giovedì in chiesa parrocchiale.

Nei venerdì del mese di maggio, alle 20.30 si celebra la Messa presso la chiesetta a Sant'Agata. Il parroco terrà l'omelia con un aggancio alla Lettera pastorale dell'Arcivescovo : "La Madonna del Sabato Santo".

In caso di pioggia il Rosario del mercoledì, programmato nelle varie zone verrà recitato in chiesa parrocchiale alle 20.30.

I gruppi che ricevono l'incarico di animare la recita del Rosario si preparino adeguatamente compiendo il loro sevizio con responsabilità e devozione.

 

 

FINO A CHE PUNTO NORMALITÀ?

Qualche tempo fa la cronaca ha “sbattuto in prima pagina” eventi che mostravano delle situazioni molto spesso definite di scandalo. Episodi che ci hanno fatto sentire indignati, situazioni che ci hanno fatto sentire anche a disagio, tanto sono lontani dal nostro modo di essere… “tipicamente normale”. Il punto è proprio questo: ci si è scandalizzati perché sono evidenziate situazioni anormali.

Ci capita così di scandalizzarci per quei due ragazzi di Sesto San Giovanni, del ragazzino che uccide la sua “fidanzatina”: come può accadere una cosa del genere? Ma cosa hanno di così diverso dai ragazzi che tutti i giorni ci capitano davanti qui a Montesolaro? Non riusciamo, noi normali, a comprendere questi fatti.

Ci capita di scandalizzarci per il cosiddetto serial killer di Padova: come si può uccidere per soldi? Come si può uccidere solo per il gusto di farlo? Ma è stato lui? Quanto sdegno e quanta retorica sul bene e sul male riusciamo a tirare fuori noi normali che per fortuna non abbiamo problemi con il (Dio?) denaro.

Ci capita di scandalizzarci per quei due ragazzi di Genova che uccidono la mamma e il fratellino, ci scandalizziamo per quelle foto di pedofilia (andate in onda al telegiornale), ci scandalizziamo per quella foto (pubblicata su un quotidiano) che ritraeva una neonata lasciata morire sul ciglio della strada in un paese della Cina in nome del controllo delle nascite.

Ci scandalizziamo, ci sdegniamo, ci sentiamo di dire tante cose su come sono andati i fatti, su come sono le persone, sul perché succede questo e quello, sul fatto che è così perché… perché succede così? Forse perché sono lontane da noi normali queste situazioni?

Ci mettiamo le mani nei capelli troppo spesso perché è giusto così, perché le persone per bene fanno così… ma di più? Siamo pronti al linciaggio di un marocchino che ruba… ma poi? Siamo pronti a giudicare una donna che abortisce… ma poi? Siamo pronti … a dire per chi è distante da noi. La questione è proprio qui: quanto “ci tocca”? È giusto aiutare e perdonare e comprendere, ma finché sono “quelli là”, quelli che sono lontano da noi. Da come ci comportiamo molto spesso lo sdegno che proviamo ha il sapore di falsità, di uno sdegno calcolato in modo da non farsi compromettere. Questo, però, non va e non da futuro.

Cosa vuol dire scandalizzarsi di tanta violenza se poi non ci si impegna a costruire qualcosa che sia contro essa. Come cristiano, come persona, non posso accontentarmi di una vita mediocre, cioè non posso fermarmi al dire «non faccio male a nessuno», perché così rimango ancora nell’ambito del cattivo (non buono) senza cercare di diventare positivo. Bisogna fare il salto di qualità dicendo che faccio del bene. Continuiamo a vivere ma perdiamo la speranza in un mondo migliore e, paradossalmente, aumenta in noi la certezza che sarà sempre peggio: ma ci chiediamo chi ci ha portato in questa situazione? Ci chiediamo quale posto ognuno di noi ha nel mondo?

Scandalizziamoci perché nessuno ha avuto il tempo di spiegare a quei ragazzi di Sesto che l’amore non può andare contro la vita, se è amore vero non è possesso. L’ascoltare, il trovare tempo per gli altri, il rispetto per gli atri, sono piccoli gesti che nel quotidiano ognuno di noi deve imparare a vivere, cominciando anche dal suo vivere qui a Montesolaro. In questa quaresima erano presenti molte persone in chiesa ad ascoltare quello che veniva predicato, sia durante i quaresimali del venerdì sera e sia nella settimana di esercizi spirituali. Ora saranno in altrettanti a mettere in pratica quello che si è ascoltato? Parole come comunione, corresponsabilità, collaborazione, carità, si concretizzeranno o rimarranno solo teoria sentita durante il dovere di noi normali di andare in chiesa? Che sia l’impegno in parrocchia o nella gestione della cosa pubblica o attività di volontariato, che sia l’impegno di genitore, che sia l’impegno di andare ad una riunione (magari con i catechisti?), che sia l’accompagnare il figlio a giocare, non si può certo fermarsi a dire «tanto ci sono gli altri».

Siamo troppo abituati a scandalizzarci per fatti che hanno come protagonisti persone che sono considerate normali, che hanno avuto un’infanzia normale, una famiglia normale, tutto tipicamente normale e purtroppo non ci rendiamo conto che siamo noi i primi a definirci tali.

federico tagliabue

 

 

DICHIARAZIONE DEI REDDITI - SCELTA DI DESTINAZIONE DELL’8 PER MILLE

Torna il tempo della dichiarazione dei redditi e questa volta proviamo a chiederci seriamente di pensare alla destinazione dell’8 per mille.

Che cos’è l’8 per mille?

Innanzitutto non è una tassa in più, non si tratta assolutamente di una maggiorazione di imposta.

Lo Stato mette invece a disposizione una quota delle tasse che ha già incassato per scopi “sociali e umanitari”.

Non decide però direttamente l’attribuzione degli importi, ma affida ai cittadini il compito di determinare a chi e per quali scopi devono essere destinati, esprimendo la propria preferenza con una firma in una delle caselle dei modelli UNICO – 730 – CUD.

È il momento di dimostrare anche in questo modo la nostra appartenenza alla comunità ecclesiale ed il nostro apprezzamento per quanto essa fa.

Ricordiamo quindi:

·               a chi è tenuto a presentare i modelli UNICO e 730 di apporre la firma nella casella della Chiesa cattolica.

·               per chi invece non è tenuto alla compilazione della dichiarazione dei redditi, ma possiede solo i modelli CUD per lavoro dipendente o per pensione, in parrocchia si renderanno disponibili alcuni incaricati, nei giorni e negli orari che verranno riportati al momento opportuno sul foglio degli avvisi

 

 

DECANATO CANTÙ - MARIANO

punto famiglia

ü          Inizio attività
Lunedì 7 maggio verrà attivato un centro di consulenza familiare

ü          Orario di apertura
Lunedì: dalle 16 alle 18
Martedì dalle 16 alle 18

ü          Indirizzo:
Cantù – via Matteotti, 22
Telefono 031/704435

 

 

BANCA ETICA - DIAMO CREDITO AL SOCIALE

Un nuovo volto della solidarietà

Il progetto Banca Etica nasce all’interno di quello che è chiamato sistema non-profit, il cosiddetto Terzo settore.

Si tratta di un sistema che pone al centro della propria attività non tanto il profitto, ma la solidarietà, il rispetto dell’uomo, dell’ambiente e della natura in un’ottica di sviluppo, che promuove soluzioni finalizzate alla solidarietà sociale.

All’interno di un mondo dove emergono sempre di più la logica della violenza, della sopraffazione, dello sfruttamento, della miseria e della guerra, c’è la necessità di convertirci ad una economia dal volto più umano.

Dall’organizzazione economica dipendono il nostro lavoro, il nostro benessere, la nostra famiglia, la nostra giustizia, la nostra salute, il nostro ambiente.

Eppure cosa produrre, quanto produrre, cosa consumare, quanto investire, non viene deciso dalla comunità, ma dagli imprenditori che regolano l’attività commerciale e finanziaria ed influenzano fortemente l’attività politica.

In particolare, il sistema finanziario persegue in via esclusiva logiche di profitto: in nome del profitto vengono devastate foreste, si inquinano fiumi e l’aria delle città, si arriva a mettere in discussione la stessa esistenza dell’uomo sul nostro pianeta.

Banca Etica vuole appunto rivolgersi ai protagonisti del Terzo Settore, escludendo allo stesso tempo persone fisiche o giuridiche che vìolano, attraverso la loro attività economica, i diritti fondamentali della persona e le regole comuni del vivere civile, che ostacolano lo sviluppo umano.

È una banca diversa, punto di incontro tra i risparmiatori più responsabili e le organizzazioni non-profit che vogliono realizzare il bene comune e vogliono farlo bene.

Si propone di sostenere progetti sociali volti a ridurre il disagio delle fasce più deboli della popolazione, la salvaguardia dell’ambiente, la cooperazione con i paesi poveri del mondo, la promozione di progetti che migliorano la qualità della vita.

Le Banche di credito cooperativo sono convenzionate con Banca Etica.

Rivolgendosi quindi agli sportelli della Cassa Rurale e Artigiana si possono avere materiali informativi e si possono acquistare i certificati di deposito.

Perché non farlo? Perché non impegnare i nostri risparmi in maniera responsabile? Perché non aderire ad un progetto finanziario  che pone lo sviluppo economico al servizio dell’uomo?

 


ELEZIONI POLITICHE: POSSIBILI ISTRUZIONI PER L’USO

Siamo ormai vicini alla fatidica scadenza del 13 maggio, il mitico “election day”, neanche fosse un’apocalittica pellicola cinematografica a stelle e strisce. A parte lo scimiottamento continuo e un po’ ridicolo del perenne sogno americano, però, siamo alle porte di una cosa seria, serissima, come le elezioni politiche. Lo scopo, forse presuntuoso, di questo articolo è quello di fornire, in un ambiente giornalistico il più possibile imparziale, alcune “regolette” utili al fine di esprimere al meglio la propria preferenza ai seggi elettorali. Chiamatelo, bontà vostra, “breve prontuario per un voto consapevole”.

Primo: se possibile, votare il contenuto e non il contenente.

Mi spiego. Per una volta, cerchiamo di dare un’occhiata ai famosi “programmi” dei vari schieramenti politici e non solo al loro simbolo. Essi, anche se a prima vista appaiono tutti uguali, conservano comunque delle differenze sostanziali che possono far pendere la nostra decisione da una parte o dall’altra. Inoltre, tale attenzione, ci permette di “votare per” e non solo di “votare contro”, elevando sicuramente la qualità intrinseca del nostro suffragio.

Secondo: se possibile, evitare le trasmissioni televisive in campagna elettorale.

Sono altamente “diseducative” per chi si deve recare alle urne. Per carità ce ne sono anche di ragguardevoli, ma di solito al loro interno, dopo un’iniziale fase di tranquilla esposizione delle proprie idee da parte dei vari candidati, si scade inevitabilmente nella mirata distruzione delle proposte altrui mediante faziosa elencazione degli altrui passi falsi commessi in passato. La rissa verbale e non, ne è la logica conseguenza. Così si fomenta solo l’estremismo, deleterio pure se applicato alla più esatta delle teorie politiche.

Terzo: se possibile, ricordare l’attuale imparzialità ecclesiastica.

La Chiesa, come ben si sa e come le ultime disposizioni gerarchiche attestano, non ha più un “partito del cuore” da consigliare caldamente ai fedeli. E noi che siamo tali, quindi, non dobbiamo turarci le orecchie come in passato, ascoltando con la massima cura ogni proposta politica, al fine di produrre un voto puro, consapevole e non preconcetto.

Quarto: se possibile, chiudere gli occhi.

Visto che, alla fine, vincerà sicuramente la coalizione di centro-destra o quella di centro sinistra, cerchiamo almeno di evitare la scelta dei designati leaders in base al loro aspetto fisico. Conserviamo un briciolo di dignità e non votiamo “a favore” di “sorriso stampato” Berlusconi o del Bill Clinton dei poveri “Rutelli”. E se proprio non siamo in grado di innalzare a premier uno o l’altro, c’è sempre un partitino indipendente o la scheda bianca a salvarci l’onore.

Quinto: se possibile, votare.

L’astensione è il peggiore dei mali per una democrazia. Il voto di ogni cittadino le è essenziale, che ciascuno voti secondo coscienza, tradizione o tessera.

Ruggero Fumagalli

 

 

CONSIDERAZIONI SU DELLE ASSENZE

Leggendo le cronache locali di questi ultimi giorni si è appreso del “deserto” assoluto nella sala dove era predisposta l’assemblea per il rinnovo delle cariche all’interno dell’AIDO di Cantù: su 1500 soci aventi diritto al voto erano presenti in 10. Anche a Montesolaro il 31 marzo era programmata la riunione nella quale di doveva eleggere il nuovo consiglio del gruppo sportivo. Non si è notata un’aula spopolata in quanto, molto semplicemente, l’assemblea non ha avuto luogo perché nessuna nuova adesione era stata inserita nell’apposita cassetta sistemata sul tavolo della stampa in chiesa parrocchiale. Qualcuno leggendo queste righe, penserà che sono il frutto di una penna “illegittima” nel senso che l’autore non ha alcun motivo per stenderle, non avendo egli stesso presentato la propria candidatura. Scrive, pertanto, “delegato” dai consiglieri in virtù di due fattori: il suo mandato scade il prossimo 30 giugno ed è rimasto in carica sin dalla nascita del gruppo stesso, nel 1971.

Il problema non è chi in pratica redige queste righe, ma il loro perché. Già sul numero 6 di “Azzurro” dello scorso mese di marzo era prospettata la poco rosea situazione e la difficoltà di “reperire” persone disponibili; don Luigi l’aveva anche rimarcato nelle prediche domenicali e sul foglio degli avvisi parrocchiali. Al momento di mandare in stampa queste note
(9 aprile) si ha notizia di solo due nuove adesioni. È chiaro che tale scelta comporta disponibilità di tempo ed impegno prolungato per almeno un triennio, ma se sta a cuore il bene dei ragazzi occorre buttarsi ed avventurarsi in questo cammino che è prima di tutto educativo. L’intenzione delle persone che hanno “mollato” non era certamente quella di lasciare un vuoto o delegare ad altri il loro impegno, ma quella di permettere l’entrata di nuove forze che significa nuove idee e vitalità messe a disposizione del gruppo sportivo. Un sodalizio che “sente” la necessità di cambiamenti pur mantenendo ferma la sua origine ed ispirazione che è quella di fare sport all’interno del nostro Oratorio. L’opportunità del rinnovo del Consiglio offriva la possibilità di dare “veste ufficiale” a tutte quelle voci che negli ambiti diversi parlano, nei modi più disparati, del G.S. Montesolaro: in questa ottica si è persa, per l’ennesima volta, l’occasione. Evidentemente un conto è parlare a ruota a libera, un altro è prendere sul serio delle responsabilità. I prossimi tre anni sono “coperti”, nel senso che il consiglio è ancora operativo, è urgente e inderogabile nel tempo, guardare oltre, per il futuro, non solo sportivo, dei nostri ragazzi.

Francesco Molteni

 

 

CRESIMANDI: CENTO GIORNI TRA TERRA & CIELO

Il vivace, numeroso e simpatico gruppo di catechismo di prima media si sta preparando con entusiasmo ed impegno a ricevere il sacramento della Cresima, il prossimo 3 giugno. Paola, Cristina ed io stiamo accompagnando i ragazzi in questo affascinante cammino, coadiuvate dai genitori, dal parroco e dalla preghiera di tutta la comunità. In particolare negli incontri del lunedì, in parallelo al tradizionale itinerario catechistico “Sarete miei testimoni”, stiamo vivendo l’ormai famoso CAMMINO DEI CENTO GIORNI, proposto dalla diocesi.

Il titolo, per i cresimandi 2001, è “TRA TERRA & CIELO” e si articola in diversi incontri che hanno come filo conduttore la figura di Maria. Durante la quaresima ed in queste settimane i nostri incontri hanno cambiato fisionomia: ci siamo trasferiti in aula - riunioni, unendo i due gruppi; qui troneggia la mappa del nostro viaggio, sulla quale appendiamo gli adesivi inerenti i brani di Vangelo ascoltati ed analizzati insieme. Tutto ciò concretizzato con attività alternative, gesti particolari e materiale visibile: per esempio i ragazzi hanno un blocchettino che serve da “diario di bordo”, dove riportare il titolo e l’adesivo dell’incontro. Inoltre abbiamo spedito cartoline ad altri gruppi di cresimandi del nostro decanato; man mano i ragazzi hanno trovato dei segni concreti (filo, rocchetto, asticelle, ecc.) che ci permetteranno di costruire un AQUILONE.

Proprio prima di Pasqua abbiamo scoperto che l’aquilone è il simbolo del nostro cammino e ci aiuterà a proseguire il viaggio… tra terra & cielo, sempre con l’aiuto, il sostegno e l’esempio di Maria. In queste nuove tappe stiamo incontrando speciali “maestri di volo”, testimoni veri di fede e di esempio cristiano, per poi essere pronti a volare verso l’incontro con il Cardinale a S. Siro (26 maggio) e soprattutto verso la Cresima!!!

Forza ragazzi!! Il viaggio è faticoso, ma la meta è vicina… con l’aiuto dello Spirito, con la nostra buona volontà e con la preghiera riusciremo a…”spiccare il volo” !!!

ursula borghi

 

 

pellegrinaggio parrocchiale al santuario di santa maria della noce, inverigo.

pellegrinaggio parrocchiale 2001 - perché “s. maria della noce”? - 13 maggio 2001

Per il secondo anno consecutivo il consueto pellegrinaggio della nostra parrocchia ci porterà in una località a noi molto vicina. Lo scorso anno, abbandonate le grandi trasferte con tanto di pullman e permanenza per tutta la giornata in un luogo di fede non propriamente dietro l’angolo, abbiamo optato per la visita alla Basilica di Galliano, chiesa giubilare a noi più prossima. Quest’anno la nostra meta sarà un Santuario di dedicazione mariana in quel di Inverigo… Voi vi starete chiedendo, o vi sarete chiesti il perché… l’ho fatto anch’io, ed ecco cos’ho scoperto…

… Il documento più antico che ci parla della costruzione del Santuario di S. Maria alla Noce risale al 1520, ma è, oggi, quasi del tutto illeggibile a causa dell’azione dell’acqua durante i bombardamenti su Milano dell’ultima guerra, che ha scolorito molti dei documenti conservati nell’Archivio della Curia Arcivescovile. Fortunatamente, uno storico della Brianza ha potuto consultare questo documento negli anni 1914 - 15, quando era ancora integro. Mi affido quindi al suo resoconto… la chiesa era stata edificata poco tempo prima (del 1520) in un campo chiamato “deretundo”, dove vi era un frutteto… “tra i cui rami apparve frequentemente l’immagine della Vergine Maria, provocando l’afflusso di molti pellegrini che ricevevano e continuano a ricevere molte grazie…”. Più tardi la tradizione popolare attribuì il miracolo principale all’apparizione della Vergine a due bambini in cerca di legna, smarritisi nel bosco, apparizione avvenuta su un noce. Ai bimbi la Vergine donò due pani ed indicò la strada del ritorno, chiedendo loro di tornare a visitarla. Sia come sia, nella visita pastorale di S. Carlo Borromeo del 1570 troviamo la chiesa chiamata “Santa Maria della Noce” e riportato al 1501 l’anno delle apparizioni.

Questa è la storia… e allora, se facciamo due conti, scopriamo che, proprio quest’anno, stando ai documenti sopra citati, ricorre il quinto centenario dell’apparizione della Vergine a quei due bimbi… e allora, lo scopo del nostro pellegrinaggio, proprio lì, proprio nel mese dedicato a Maria, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni… e allora, non  ci resta altro che riempire lo zaino, con tutti i nostri propositi, con tutta la nostra fede, ed affidare a Maria la nostra vita di cristiani… per incontrarla proprio dove, cinquecento anni fa, Lei si è resa manifesta in tutta la sua meravigliosa bontà…

raffaella formenti

 

 

ANAGRAFE PARROCCHIALE

Morti in Cristo

Bianchi Maria di anni 83

Bozzetto Iole di anni 78

Nati in Cristo

Nava Elisa Maria di Enrico Edoardo e di Dates Sofia

 

 

PRIMA COMUNIONE

Domenica 6 maggio alle 10.30 25 bambini si accostano per la prima volta a Gesù pane di vita. È una gioia grande per tutta la comunità che rinnova, nell’innocenza di questi fortunati bambini, il suo impegno di testimonianza e di esempio cristiani.

 

 

PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO “MADONNA DELLA NOCE” DI INVERIGO

Si raccomanda la partecipazione numerosa dei fedeli della nostra Comunità. Ognuno provveda a raggiungere con mezzi propri il santuario di Inverigo, situato sul territorio del nostro decanato. Chi partecipa riceve l’indulgenza plenaria, concessa appositamente dal Papa essendo quest’anno il quinto centenario della apparizione della Madonna. La Messa che vedrà anche la partecipazione dei neocomunicati per la loro seconda santa comunione sarà alle 16.30.

 

 

12 MAGGIO 2001

FESTA DI PRIMAVERA

Decanato di Cantù – Mariano. Equipe adolescenti

ore 15.00         ritrovo - accoglienza all'oratorio san Rocco a Mariano

ore 15.30         si parte verso il maneggio "Mantovino"

ore 16.00         gìochi

ore 18.30         rientro all'oratorio san Rocco e preghiera

ore 19.30         cena al sacco

ore 20.30         serata danzante

ore 21.30         a casa!!!

ricordarsi di portare:

·        cena al sacco

·        abbigliamento sportivo

·        allegria, fantasia, voglia di stare assieme e di divertirsi

·        una caramella per gli educatori

ARRIVEDERCI A TUTTI!!!!!

I vostri educatori

rivolto al ragazzi di il e iii media

 

 

AUGURI ALLA “NOSTRA” SPOSA…

Proserpio Cristina e Marelli Gianpiero

Intitolare “5 maggio” questa poesia

può sembrare un’azzardata utopia,

comunque è di quel giorno che parliamo

e ad una nostra amica ci rivolgiamo…

Cara Cristina, gli auguri ti vogliamo fare

perché proprio il 5 maggio vai all’altare,

è giunto il momento del tuo matrimonio,

è realtà e non più sogno…

Ma anche da sposata non ti dimenticare

che ogni mese c’è qualcosa da fare,

il Bollettino è atteso da lettori fedeli e curiosi

ma per il momento noi urliamo…

W  GLI SPOSI !!

AUGURISSIMI

la “tua” redazione